Il Salone del libro di Torino
Giunto alla sua 35a edizione, il Salone Internazionale del libro di Torino è una delle principali manifestazioni culturali italiane e mondiali
Il Salone Internazionale del libro di Torino, SalTo sui social, è un appuntamento irrinunciabile non solo per chi lavora nel settore dell’editoria, ma anche per i lettori. Il suo successo è andato crescendo nel tempo, fino a imporsi come una delle principali fiere del libro, al pari di quella di Francoforte o di Parigi. Negli anni la manifestazione si è ampliata ed è cambiata, restando fedele alla sua missione: promuovere i libri e la lettura facendo incontrare autori e lettori.
Come è nato il Salone del libro di Torino?
Nel 1987 un libraio e un imprenditore hanno l’idea di utilizzare gli spazi di Torino Esposizioni per una fiera del libro simile a quelle che si tenevano già in Europa e nel mondo, come la storica Buchmesse di Francoforte, ma non solo.
Angelo Pezzana, il libraio, e Guido Accornero, un imprenditore che aveva da poco acquisito il 33% dell’Einaudi, sostenuti dalla vicepresidente di Regione Bianca Vetrino, presentano questo ambizioso progetto, che diventerà operativo l’anno seguente: nel 1988 si tiene il primo Salone del libro di Torino.
Da allora la manifestazione culturale ha riscosso sempre maggiore successo e interesse, non solo da parte dei professionisti del settore, ma anche da parte dei lettori, ai quali si rivolgono la maggior parte degli eventi che si svolgono nei cinque giorni del Salone.
Nel 1994, quindi, l’organizzazione passa alla Regione Piemonte, insieme alla Provincia e alla Città di Torino, che costituiscono la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura per gestire il Salone stesso. Per un periodo si chiamerà Fiera del libro e Fiera internazionale del libro, fino al ritorno al nome originale, con l’aggiunta di “internazionale” nel 2009.
I ritardi nei finanziamenti pubblici e l’accumulo di debiti ha fatto passare fra il 2017 e il 2019 momenti difficili al Salone, che è stato venduto all’asta; oggi è gestito da Salone srl: trenta aziende che si occupano a vario titolo di attività culturali.
Il logo del Salone del libro, le barrette colorate, è stato disegnato da Adriano Benetti nel 1999, mentre il primo era ad opera di Armando Testa.
Il Salone del libro oggi
Dal 1993 il Salone si svolge a Lingotto, uno spazio espositivo nella prima periferia torinese e la sempre maggiore importanza che riveste per il panorama culturale italiano e internazionale ha fatto sì che le sue attività non siano più limitate ai cinque giorni della fiera.
Ai cinque giorni di fiera con più di ottocento case editrici e millecinquecento appuntamenti per i visitatori, sia professionisti che lettori, si aggiungono:
- Salone Off: una serie di eventi dislocati nella città di Torino e nelle altre province piemontesi, in scuole, biblioteche, librerie
- SalTo Scuola: l’insieme delle iniziative dedicate alle scuole di tutta Italia, organizzate con il contributo della Fondazione Compagnia San Paolo
- SalTo pro: dedicato ai professionisti del mondo dell’editoria, con workshop, convegni e possibilità di fare networking
- il Salone tutto l’anno: in preparazione alla nuova edizione del Salone e anche in seguito, a Torino e in tutta Italia vengono organizzati eventi come conferenze e presentazioni di libri
L’attività culturale divulgativa del Salone continua poi sui social e sul SalTo+, una piattaforma digitale sulla quale sono disponibili materiali d’archivio, contenuti speciali, interviste e podcast, oltre a rendere più semplice per i visitatori la prenotazione agli eventi del Salone stesso.
SalTo 2023
La prossima edizione, che si terrà a Torino dal 18 al 22 maggio, sarà la trentacinquesima, l’ultima da direttore, dopo due mandati, per Nicola Lagioia, autore fra gli altri de “La ferocia” e “La città dei vivi”. Per i tre anni successivi (2024-2026) sarà invece Annalena Benini alla guida della manifestazione culturale.
Come ogni anno, anche questo Salone avrà un tema centrale, attraverso il quale saranno declinate le varie attività e i vari incontri: “Attraverso lo specchio”, ispirato all’Alice di Lewis Carroll; la grafica di questa edizione è di Elisa Talentino.
Fra gli ospiti internazionali che il prossimo maggio arriveranno a Torino e che i visitatori potranno ascoltare e incontrare, ricordiamo: Fernando Aramburu, Peter Cameron, Antoine Volodine e il candidato al Premio Strega europeo Emmanuel Carrère.
In seno al Salone del libro si terrà anche la premiazione dello stesso Premio Strega europea, oltre all’annunciazione dei cinque finalisti del Premio Strega poesia.
Il Salone del libro di Torino è la seconda fiera del libro per numero di espositori, e, a partire dal 2006, la prima per numero di visitatori… e voi, ci sarete? Nel frattempo, se siete curiosi di scoprire qualcosa di più sulla sua storia, potete leggere “Un romanzo di carta” di Roberto Moisio, pubblicato nel 2014 da Marsilio, un vero e proprio romanzo sulla storia del Salone.