I simboli della correzione di bozze
Prima dell’avvento dei computer le bozze si correggevano a mano direttamente su carta, impiegando particolari segni tipografici convenzionali. Scopriamo dunque insieme quali sono i simboli utilizzati per la correzione di bozze e come devono essere riportati sulla pagina.
I simboli della correzione di bozze sono dei segni convenzionali, prescritti dall’UNI (l’Ente Nazionale Italiano di Unificazione) nel 1996, pensati per individuare una linea comune per la correzione di un testo stampato su carta.
Infatti, fino a qualche decennio fa − quando alla correzione manuale su manoscritto o dattiloscritto è subentrata la correzione fatta al computer su un file digitale − il correttore lavorava direttamente su carta impiegando, quando individuava un errore, particolari segni tipografici convenzionali. Ciò permetteva di evitare che le modifiche applicate dal correttore venissero fraintese o non capite dagli altri professionisti editoriali che lavoravano successivamente sul testo.
A oggi la maggior parte delle case editrici preferisce risparmiare tempo e carta e svolgere la fase di correzione bozze direttamente sul file Word, utilizzando lo strumento “Revisioni”. Tuttavia potrebbe sempre tornare utile conoscere i principali simboli della correzione di bozze, sia per curiosità o per cultura generale, sia perché alcune case editrici, soprattutto quelle più grandi e strutturate, ancora utilizzano questo metodo.
Prima di passare a riportare i principali simboli utilizzati, è necessario spiegare come e dove questi ultimi devono essere inseriti nella pagina. In generale, le correzioni vengono indicate due volte:
- un contrassegno viene inserito nel testo, indicando così il punto preciso della correzione
- lo stesso contrassegno, accompagnato dall’indicazione della correzione da effettuare, è invece riportato al margine della riga corrispondente.
Nel caso di più correzioni sulla stessa riga, le notazioni in margine devono seguire lo stesso ordine di successione del testo. Possono essere utilizzati entrambi i margini, destro e sinistro, della pagina, ricordandoci che, per praticità, è bene annotare la correzione sul margine più vicino alla sua posizione nel testo. In nessun caso le correzioni devono essere inserite fra le righe di testo.
Vediamo dunque nello specifico quali sono i segni da utilizzare e le loro diverse funzioni:
Questi sono solo alcuni dei principali simboli convenzionali per evidenziare i refusi, ma puoi sbizzarrirti anche tu e crearne di nuovi e diversi, che ti sono più comodi da utilizzare! Nel caso ricordati di allegare al testo anche una piccola legenda dove riportare il significato dei simboli che hai deciso di inventare e come intervenire successivamente. Il risultato? Sarà una bozza corretta, ornata di piccoli disegni ricorrenti che servirà a eseguire nel testo le correzioni necessarie.
FONTI
A. Cavallo, G. Papi, G. Gambineri (a cura di), Cose spiegate bene. A proposito di libri, Iperborea, Milano, 2021
L. Febre, H.-J. Martin, La nascita del libro, Roma, Laterza, 1998
H. Tuzzi, Libro antico e moderno, Roma, Carocci, 2018
M. Cammarata, Il correttore di bozze, Milano, Editrice bibliografica, 1997