Nonostante il numero dei lettori continui a calare, oggi le realtà editoriali in Italia sono in continuo aumento
L’Istat ha registrato in meno di dieci anni, dal 2010 al 2019, un calo della quota di lettori dal 45,2% al 38,4% sul totale della popolazione dai 18 anni in su. A discapito di questi dati, il panorama editoriale italiano attuale si mostra in continua crescita, con oltre 70 mila titoli pubblicati ogni anno da piccoli, medi e grandi editori.
Scopriamo insieme quali sono (e di chi sono) le principali case editrici in Italia.
Quante case editrici ci sono in Italia?
Secondo l’Associazione italiana editori (Aie), le case editrici che nel 2019 hanno pubblicato almeno un libro sono 4977,830 in più rispetto al 2010. La ragione della crescita, secondo quanto ha evidenziato questa ricerca, sarebbe da individuarsi nell’automazione digitale, che ha permesso di stampare più facilmente e con un minor costo di produzione.
In Italia esistono più di cinquemila case editrici attive, ovvero quelle che nel 2021 hanno pubblicato almeno un titolo. L’Istat suddivide gli editori in piccoli, medi e grandi a seconda del numero di titoli che pubblicano. Per essere considerati grandi editori bisogna pubblicare almeno 50 titoli ogni anno.
I dati hanno fatto tuttavia emergere che a controllare il mercato editoriale attuale sono per lo più i grandi gruppi editoriali:
Gruppo Mondadori
Gruppo Mauri Spagnol (GEMS)
Giunti
Feltrinelli
DeAgostini
Vediamo nel dettaglio quali case editrici ne fanno parte e che peso hanno sul mercato editoriale.
Gruppo Mondadori
Secondo le stime nel 2019 controllava il 26,2% dell’intero mercato editoriale italiano. Ciò è dovuto anche dal fatto che nel 2015 Mondadori ha assorbito Rcs libri che, al momento dell’acquisto, costituiva il secondo gruppo in Italia con il 10% del mercato.
Tra i marchi più importanti del Gruppo Mondadori spiccano:
Mondadori
Rizzoli
Einaudi
Sperling & Kupfer (nonché il suo sottomarchio Frassinelli)
Fabbri
Piemme
Il Gruppo Mondadori possiede inoltre una trentina di megastore e 540 librerie in franchising.
Gruppo Mauri Spagnol (GEMS)
Nel 2019 detiene il 10,6% delle quote del mercato italiano. Gems controlla venti marchi e case editrici, tra cui:
Garzanti (che a sua volta controlla Corbaccio)
Salani
Longanesi
Bollati Boringhieri
Tea
Vallardi
Ponte alle Grazie
Guanda (al 90%)
La Coccinella (al 56%)
Newton Compton (al 51%)
Chiarelettere (al 49%, la quale a sua volta ha una quota del Fatto Quotidiano)
Gems è controllata per il 70% da Messaggerie, uno dei principali distributori nazionali (secondo le stime distribuisce un libro su tre). Il gruppo è anche editore della rivista specializzata in libri ed editoria Il Libraio.
Giunti
È una delle più antiche case editrici. Oggi detiene l’8,7% del mercato, in crescita soprattutto grazie all’acquisizione di Bompiani, che prima faceva parte di Rcs. Il gruppo pubblica inoltre libri:
Disney
Marvel
Lucasfilm
E controlla marchi come:
Slow food
De Vecchi
Dami
Giunti possiede inoltre anche la più grande catena di librerie con 200 punti vendita in tutta Italia, superando le 118 di Feltrinelli.
Feltrinelli
Il gruppo Feltrinelli detiene il 5,4% del mercato editoriale italiano. Fra le sigle che controlla ci sono:
Gribaudo
Marsilio
Crocetti Editore
Sem
Anagramma in Spagna
La catena di librerie Feltrinelli è la seconda più grande in Italia, dopo quella di Giunti. Nel 2013 Feltrinelli ha lanciato una rete televisiva, laEffe, e nel 2019 ha acquisito la maggioranza della scuola Holden.
La Fondazione Giangiacomo Feltrinelli fa inoltre attività di ricerca, archiviazione, incontri e dibattiti, oltre a gestire la piattaforma Feltrinelli education.
DeAgostini
Detiene l’1,6% del mercato librario. I suoi principali marchi sono:
UTET
Edizioni White Star
DeA Planeta
Le case editrici indipendenti
Come si può vedere, i grandi gruppi editoriali gestiscono più della metà del mercato; il restante 47,5% è rimasto in mano a molte case editrici indipendenti.
Le più importanti e più note a livello nazionale sono:
Ilgiornaledellalibreria.it AIE Cavallo, G. Papi, G. Gambineri (a cura di), “A proposito di libri”, Cose spiegate bene, Il Post e Iperborea, Milano, 2021